CODY TRIP – TUTTI IN GITA

CodyTrip è un’avventura coinvolgente, un’esperienza formativa da vivere con la propria classe e la propria famiglia alla scoperta di luoghi, tradizioni, persone e saperi. CodyTrip usa in modo originale e semplicissimo le tecnologie digitali e l’immaginazione per colmare le distanze e permettere a tutti di partecipare attivamente, interagendo in diretta con i propri compagni di viaggio e con il prof. Alessandro Bogliolo, che guida le attività e la gita.

 

Milano il 22 e il 23 maggio 2023.

http://codemooc.org/codytrip/codytrip-2023-milano

Il 22 e il 23 maggio trascorreremo due giornate a Milano, all’insegna della scienza, della tecnologia e dell’architettura! Organizzata in collaborazione con il Politecnico di Milano, la gita virtuale ci consentirà di incontrare la sua rettrice, la professoressa Donatella Sicuto, partiremo alla scoperta di musei, monumenti, quartieri storici e moderni, con particolare attenzione ai grattacieli di Porta Nuova e City Life.


https://app.activeviewer.it/#/events/5b0ab560-d37b-11ed-9689-89a8735dd9ad

IL TEATRO ALLA SCALA E IL SUO MUSEO TEATRALE

Il Teatro alla Scala di Milano è uno dei teatri più famosi al mondo. È situato nell’omonima piazza ed è affiancato dal Museo teatrale alla Scala.

Il teatro prende nome dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala, a sua volta così intitolata in onore di chi la volle costruire: Beatrice Regina della Scala.

La chiesa fu demolita alla fine del XVIII secolo e venne costruito il  Teatro Regio Ducale che il 26 febbraio 1776 fu distrutto da un incendio.

Per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria l’antica sede delle rappresentazioni liriche di Milano fu ricostruita ad opera del grandissimo architetto Giuseppe Piermarini e venne  inaugurata il 3 agosto 1778.

A partire dall’anno di fondazione è sede dell’omonimo coro dell’orchestra, del corpo di Ballo, e dal 1982 anche della Filarmonica.

Nel 1821 l’illuminazione a candele viene sostituita da una grande lumiera centrale a lampade di sicurezza (“argants”), rimaste in funzione fino all’impianto a gas che sarà adottato nel 1860.
Nel 1883 l’illuminazione della sala e del palcoscenico viene interamente elettrificata.

L’8 marzo 1913 si inaugura il Museo Teatrale alla Scala, nato dall’acquisto delle collezioni dell’antiquario parigino Jules Sambon.

Nel 1943 la Scala viene gravemente danneggiata da un bombardamento. Riaperto l’11 maggio 1946 da uno storico concerto di Toscanini, il Teatro torna rapidamente ai più alti livelli produttivi e artistici.

Il   Teatro alla Scala  dispone di  678 poltrone di platea, 409 posti di prima e seconda galleria, cui si  aggiungono  155 palchi su quattro ordini, capaci di 6 posti ciascuno.

Circa 100 persone possono usufruire di un posto in piedi, portando così la capienza totale ad oltre  2.200  spettatori.

La lunghezza massima della  sala, che è a forma di ferro di cavallo , misurata dall’ingresso centrale della platea al parapetto dell’orchestra è di  21,50 metri.

La superficie della sola platea è di 405 m2; quella dell’orchestra è di 121 m2 .

La superficie complessiva del palco e del retropalco è di 780 m2 .

L’altezza massima, al centro della volta della sala, è di 18,80 metri.

Il palcoscenico misura 35 m  di profondità (senza avanscena), è largo 26,60 m, escluse le arcate laterali, ed è alto, al boccascena, 27,50 metri.

Sopra la cupola che sorregge, al centro della sala, il grande lampadario da  362 lampade  trova posto una cabina dotata di 8 riflettori mobili.

LEGGI LA STORIA DEL MUSEO TRATRALE  QUI


MUSEO TEATRALE ALLA SCALA – VIDEO – MUSEO KIDS


 

MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI

Il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano si trova in via San Vittore 21, nel chiostro benedettino dell’antico monastero di San Vittore al Corpo risalente al XVI secolo, di fianco alla chiesa omonima. Leonardo possedeva alcuni terreni coltivati a vigna,  a quel tempo appena fuori le mura cittadine e nelle vicinanze del monastero. Il museo non è lontano dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove si trova il celebre Cenacolo, e dalla Basilica di Sant’Ambrogio.

L’antico monastero di San Vittore al Corpo  agli inizi del XIX secolo, con l’occupazione napoleonica, divenne prima ospedale militare e poi caserma.  Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio fu distrutto.  La sua ricostruzione iniziò nel 1947 e fu trasformato in un centro espositivo destinato ad accogliere una delle migliori collezioni di scienza e tecnologia del mondo.

Il 15 febbraio 1953 il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” fu inaugurato alla presenza del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.

Milanopertutti - Accessibilità strutture

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano è il più grande museo tecnico-scientifico in Italia ed è dedicato a Leonardo da Vinci, le cui invenzioni sono illustrate nella più grande collezione al mondo di modelli lignei di macchine, esposte nella “Galleria di Leonardo”

Museo Scienza e tecnologia MIlano - Milanoguida - Visite Guidate a Mostre e Musei con Milanoguida

Le esposizioni riguardano molti campi dell’ingegno scientifico e tecnologico dell’uomo: telecomunicazioni, elettricità, acustica, astronomia, trasporti terrestri e aeronavali, cinema, fotografia, arti grafiche, metallurgia. Tutte le sezioni contribuiscono a ricreare la storia del progresso tecnico dell’uomo.  Molte sono le aree tematiche: metallurgia, creazione dei mezzi di trasporto, fisica, ottica, acustica, astronomia, calcolo matematico, calcolo del tempo, stampa, cinema, fotografia, telefono e televisione.

Nella zona dedicata al trasporto, si può osservare la prima locomotrice d’Italia, oltre ad un’enorme barca e il primo sottomarino costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale.


LO STRAORDINARIO VIAGGIO DEL SOTTOMARINOTOTI

Varato nel 1967, il sottomarino S-506 Enrico Toti è stato il primo costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale con il compito di pattugliare le acque del Mediterraneo per individuare il passaggio di sottomarini sovietici.
Nel 1997 compie il suo ultimo viaggio e nell’estate del 2005 giunge al Museo attraversando la campagna lombarda e il centro di Milano, con un trasporto eccezionale che verrà ricordato a lungo.

 

Com'è fatto il sottomarino Enrico Toti

L’arrivo a Milano è stato molto complesso, a causa delle sue grandi dimensioni: è lungo oltre 46 m  e  ha un peso di circa 300 t  di puro acciaio. E’ partito dalla Sicilia, dal porto di Augusta, in provincia di Siracusa, il 5 aprile 2001, ha risalito l’Adriatico e quindi il Po giungendo  al porto fluviale di Cremona il 6 maggio 2001, dove è rimasto fino all’8 agosto 2005. Il suo viaggio fino al museo è proseguito via terra. Grande è stato il lavoro dei militari e degli addetti che hanno contribuito al suo passaggio in sicurezza in alcune parti di Milano, mettendo  ponti metallici provvisori in alcuni punti in cui la strada, per la presenza di strutture sotterranee, non avrebbe retto il peso del sottomarino.

Il 14 agosto 2005 il sommergibile Enrico Toti S-506 è stato posizionato negli spazi esterni del Museo della scienza e della tecnologia.


 

PLANETARIO ULRICO HOEPLI

IL PLANETARIO DI MILANO

“Alla Generosa Milano, mia patria d’adozione, dono, con animo riconoscente, il Planetario.”

Ulrico Hoepli, maggio 1930

Il Civico Planetario “Ulrico Hoepli” è un edificio situato a Milano, nei giardini di Porta Venezia intitolati a Indro Montanelli. Dotato di una grande cupola, è attrezzato al suo interno con uno strumento chiamato appunto planetario che proietta e rappresenta l’immagine degli astri e i loro movimenti sulla volta celeste.

Il Planetario di Milano venne inaugurato il 20 maggio 1930 su progetto dell’architetto Piero Portaluppi che lo realizzò su commissione dell’editore italo-svizzero Ulrico Hoepli (1847-1935) che lo donò alla città. Si trattava del secondo Planetario costruito in Italia,  nel 1928 era stato infatti inaugurato quello di Roma, che ebbe però vita travagliata ed un’attività saltuaria; da parecchi anni è definitivamente chiuso.

L’edificio ha pianta ottagonale e le dimensioni della sala di proiezione (19,6 metri di diametro per una capienza di 320 posti) ne fanno il più grande planetario in Italia.

La struttura svolge un’intensa attività divulgativa e didattica riguardante l’astronomia e le scienze a essa collegate, ospitando ogni anno oltre 100.000 visitatori, tra scuole e pubblico generale.

Lo strumento planetario attualmente in uso, uno Zeiss modello IV, è stato installato nel 1968.
Il Planetario dispone anche di una biblioteca che costituisce una sezione di quella del Museo di Storia Naturale, situato accanto all’edificio.

Alla base della cupola è presente un profilo della città di Milano, così come era nel 1930: è visibile per esempio il Duomo, ma non tutti i nuovi edifici e grattacieli costruiti successivamente, per esempio il Grattacielo Pirelli, la Torre Unicredit e il Palazzo Lombardia.

La Seconda Guerra Mondiale interruppe l’attività del Planetario.

L’allora custode Venturi decise di mettere al riparo il planetario da danneggiamenti o requisizioni. Venturi smontò clandestinamente lo strumento e nascose l’ingombrante materiale in una chiesa poco fuori Milano.

Durante il bombardamento dell’agosto 1943 la cupola del planetario venne danneggiata da uno spezzone incendiario. L’incendio, spento grazie all’intervento tempestivo di Venturi, bruciò in parte anche lo schermo di proiezione in tela.

Dopo alcuni lavori per riparare alla meglio i danni causati dai bombardamenti, il Planetario riaprì al pubblico il 19 aprile 1949. Rimase chiuso dal 15 luglio 1954 al 17 novembre 1956 per l’esecuzione di estesi lavori di rimodernamento. In particolare, la tela che fungeva da schermo di proiezione venne sostituita dall’attuale rivestimento di pannelli metallici che, alla base della cupola, riproducono le sagome degli edifici della città visti all’orizzonte.

Le prime missioni spaziali favorirono l’interesse del pubblico per le attività dell’Istituto. Nel 1968 il vecchio planetario Zeiss modello II fu sostituito da un più moderno modello IV dello stesso costruttore, ancora oggi in funzione.

Nel 1969 il Planetario, rinnovato nelle attrezzature, fu in grado di affrontare l’enorme interesse per l’astronomia suscitato dal primo sbarco umano sulla Luna che il Planetario trasmise nel 1969, in esclusiva per l’Italia.

Nel 1990, allo strumento planetario venne affiancato un primo sistema di proiezione multimediale. Era costituito da due videoproiettori, controllati da un personal computer attrezzato con lettori  laser, che proiettavano immagini e animazioni su due zone opposte della cupola.



Planetario Ulrico Hoepli con cena – Diario Di Un'Esploratrice


 

IL FLAUTO MAGICO

 

 

 

 

 

 

 


ASCOLTA I CORI DAL SITO DI OPERA DOMANI:

“L_uccellator, eccomi qua! CORO”

Audio Player

ASCOLTA LE BASI MUSICALI:

“L_uccellator, eccomi qua! BASE”

Audio Player


 


 

STAZIONE CENTRALE DI MILANO

 

La stazione centrale di Milano – Ecomuseo Martesana

La Stazione Centrale di Milano è tra le più grandi stazioni ferroviarie d’Europa.  E’ stata inaugurata ufficialmente nel 1931 per sostituire la vecchia stazione risalente al 1864.

La prima stazione di Milano fu inaugurata nel 1864 e rimase in funzione fino al 30 giugno 1931, fu poi sostituita da quella moderna. Oggi non c’è più traccia della vecchia stazione . Il 29 aprile 1906, in occasione dell’inaugurazione dell’Esposizione internazionale del Sempione, alla presenza dei Sovrani, dei rappresentanti del Governo, delle autorità civili, militari e religiose venne posta solennemente la prima pietra della nuova stazione, il progetto fu poi affidato all’architetto Ulisse Stacchini, con uno stile architettonico non ben definito, con una miscela di diversi stili, in particolare Liberty e Art Déco uniti alla monumentalità dell’architettura fascista. 



La stazione ha svolto un ruolo fondamentale durante l’Olocausto in Italia, quando i detenuti ebrei della prigione di San Vittore, venivano portati ad un binario segreto il Binario 21, per essere deportati nei campi di sterminio.  Nel gennaio 2013 è stato aperto nell’ex piattaforma un Memoriale della Shoah per commemorare questi eventi e non dimenticare l’orrore di ciò che è stato fatto.

Cos'è il Binario 21 - Il Post

Tra il mese di dicembre del 1943 e il mese di gennaio del 1945 partirono dal “Binario 21” della Stazione Centrale di Milano 23 convogli diretti ai campi di concentramento di Auschwitz, di Bergen-Belsen, di Ravensbrück e di Flossenbürg. I deportati erano ebrei, prigionieri politici, partigiani e lavoratori antifascisti. La sua posizione nascosta, al di sotto del manto stradale, permetteva all’esercito di eseguire il più segretamente possibile le partenze dei prigionieri.